La Chiesa-Fortezza nel bosco.
La incontrate percorrendo la Provinciale 89 ad un chilometro circa dal bivio con la Provinciale 237, quella che va a Comunanza. Le indicazioni ci sono, ma ve le ritrovate addosso se l’andatura dell’auto è sostenuta.
Sulla Chiesa e sulla torre, si è soffermato a lungo Furio Cappelli, un medievalista eccelso, gran conoscitore di questi luoghi: se cliccate qui, potrete leggere il resoconto del suo lavoro di studio a riguardo.
Per poterla visitare credo che vi convenga chiedere al Comune di Roccafluvione, visto che la Chiesa, normalmente è chiusa: cliccate qui e trovate tutte le informazioni a riguardo.
A me piace ricordare come questo edificio, come il soprastante borgo di Pedara, rimangano una testimonianza di quale grande importanza abbiano avuto questi luoghi, anche dopo l’uscita dall’orbita farfense. Il diverticolo della Salaria Gallica che saliva a Montegallo era molto trafficato in passato almeno fino al XVI secolo, momento in cui è iniziata una continua e initerrotta decadenza di queste zone. Ancora Furio Cappelli ricorda che Stendhal, nel 1829, mentre si trovava a Roma durante i festeggiamenti per l’Ascensione, descrive i popolani provenienti da Ascoli come catapultati dal 1400: era una condizione in cui erano precipitati dopo l’apertura di nuove frontiere ad Ovest, destino capitato a quasi tutte le zone più remote della nostra Italia.
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