La Storia e le Storie
Tanta la storia che è passata su Ponte Nativo, ‘Storia’ e ‘storie’ di gente comune o meno, che ha contribuito nei millenni a rendere questi luoghi quello che sono ora.
Ve ne racconto qualcuna.
“Che altro poteva fare?”
Erano i primissimi anni '80, forse il 1981 o il 1982, non ricordo la Casa sul Ponte era quasi terminata. C’erano da fare piccoli ritocchi, riempirla con qualche mobile, un po’ di pittura e sarebbe tornata a vivere. I lavori di ristrutturazione s’erano prolungati...
Zafferano come se piovesse
Zafferano come se piovesse... In realtà di acqua non ce ne è proprio per nulla. Non piove - bene - da mesi se si escludono alcune giornate di settembre che sono state piuttosto bagnate. Ma allo zafferano importa poco. Abbiamo cominciato a raccogliere zafferano il 2...
A passo di carica.
Di Nonna Rosa forse avete letto qui. Era un incrocio tra una brezza di montagna che ti accarezza il volto e un kurgan sarmata al galoppo, un po’ come molte donne (meglio, ‘femmine’) che popolavano le vallate dell’entroterra ascolano tra Castellano e Fluvione, luoghi...
“Lati che?”
Il ‘miracolo’ veniva raccontato normalmente nei periodi di festa, quando il vino cominciava a salire di quantità. Quel giorno non l’avrei tirata fuori la storia del latte di Cucca, c’avevo studiato sopra ma ero fisso sulle olive all’ascolana che erano arrivate a...
Un Ponte per la Pace
Parlare di Pace di questi tempi è un po’ complesso o forse troppo semplice. Ad eccezione di qualche psicolabile, tutti vorremmo in un mondo tranquillo, dove i conflitti fossero gestiti in maniera civile. Il problema è il prezzo da pagare per avere quale tipo di pace....
La gallina ritrovata e il muratore acculturato.
Di questi tempi, di cose da fare ne ho. Ma un’oretta, quando posso la passo a rovistare tra la montagna di carta quasi polverizzata dal tempo, conservata dentro qualche cassetto nella Casa sul Ponte. E se ne trovano di cose strane. L’immagine di copertina di questo...
L’8 Settembre di Roccafluvione
In Italia, l’8 settembre è una data che ancora si ricorda; e a ragione. È stato uno dei tanti momenti bui della Storia d’Italia, forse uno dei più terribili del secolo scorso. L’8 settembre 1943 finiva una guerra, quella contro gli Alleati, e ne iniziava un’altra,...
Ci facciamo una partitella a Maccao?
Come sia finito questo foglio nelle carte di mio nonno, davvero non lo so. Parla di una rivendita di vino, probabilmente un’osteria che si trovava in una frazione di Roccafluvione, Pedara, che ancora oggi esiste, e anzi conserva una stupenda chiesa fortezza di cui...
Curre, curre… Lù Macaròsce!
Vivace. Chi da molto piccolo combinava disastri di tutti i colori, veniva definito vivace, perché carogna, delinquente, figlio di buona donna era troppo per dei 'pezzi di cuore' e soprattutto poteva mettere in dubbio le capacità educative di madri e padri, oltre che...
Eccitante quella cellula.
Sono dovuto andarmela a cercare per togliermi il dubbio che quei termini nascondessero qualcosa di scabroso. Vi risparmio la spiegazione, roba da cinefili ma comunque molto interessante. Per tagliare corto, la cellula eccitatrice era la responsabile del sonoro nelle...
Era lui, Hans…
Nel post che trovate qui parlavo di Hans, un soldato romeno che faceva da interprete al comandante della Wehrmacht che nell’estate del 1944 aveva stabilito il proprio quartier generale nella Casa sul Ponte. Fino a poco fa, non sapevamo neanche se il suo vero nome...
“Non è giusto!”
ii...allorché accertamento identità personale dei responsabili nonest possibile rimane ai comandanti il diritto et il dovere di estrarre a sorte tra tutti gli indiziati alcuni militari et punirli con la pena di morte. Non ho conosciuto 3 dei miei 4 nonni, i miei...
Quella sassata di 106 anni fa.
Nella settimana tra il 7 e 14 giugno del 1914, Ancona fece da detonatore alla Settimana Rossa, uno dei momenti storici più importanti degli inizi del secolo scorso. Fu una settimana di sangue e di fuoco, la cui scintilla fu causata dall’uccisione da parte dei...
“Quei poveri figli miei…”
Il passato che ci è stato raccontato, si sa, è pieno di episodi rimarchevoli, di sentimenti elevati e gesti nobili. Sentite allora questa storia. Il periodo storico non è troppo preciso e malgrado qualche ricerca non sono riuscito a trovare molto; siamo comunque tra...
“Cercavate me?“
Mio zio ne aveva combinata un’altra delle sue, Cucca non si trovava più. Era rimasto un solo altro posto dove cercarla, ma nessuno s’azzardava neanche a pensare potesse essere là. Era come quando sapevi che era successo qualcosa che non doveva succedere ma te ne...
Dopo di me, il diluvio.
Mio padre non sapeva bene che cosa fosse. Era piccolo quando vedeva Pasqualina lavorare, andare avanti e dietro, salire e scendere per coste e balze, con tutta quella roba sulle spalle. Ma sapeva che era cattiva, molto cattiva, come può esserlo una vecchia ingrugnita...
Il ponticello su cui è passata la Storia.
Nato più di 10.000 anni fa con il ritrarsi degli ultimi ghiacciai degli Appennini, Ponte Nativo è un piccolo ponte naturale, per millenni unico passaggio tra le sponde del Fluvione che ha visto passare guardie e briganti, doganieri e soldati, santi e negromanti, come...
La cripta di don Peppe.
Don Peppe Ciabattoni non era di queste parti ma forse proprio per questo si prese tanto a cuore la Chiesa di Santo Stefano. La Chiesa di Santo Stefano, rimane una testimonianza della ricchezza da cui queste zone furono ricoperte quando ricaddero sotto il controllo...
La Chiesa-Fortezza nel bosco.
La incontrate percorrendo la Provinciale 89 ad un chilometro circa dal bivio con la Provinciale 237, quella che va a Comunanza. Le indicazioni ci sono, ma ve le ritrovate addosso se l’andatura dell’auto è sostenuta. Sulla Chiesa e sulla torre, si è soffermato a lungo...
Non di solo Spirito vive l’uomo…
La lotta intestina tra Osservanti e Spirituali (per capirci, quella tra francescani “moderati” e “estremisti”, la stessa che racconta Eco ne ‘Il Nome della Rosa’), da queste parti fu ancora più devastante che nel resto d’Italia. Un po’, perché agli inizi della...
Buuuum, buum, bum!
Sentirli chiamare “Mazzamurelli” fa un po’ ridere. Italianizzare le parole dialettali crea spesso dei veri obbrobri. Chi li ha sempre chiamati Mmazzamëriéllë pensa siano altro che quello che gli hanno insegnato, e cioè una specie di nanetto scattante e vestito a festa...
Neanche il fuoco.
A proposito di diavolerie. Mio padre raccontava spesso che un giorno d'estate di una settantina di anni, fa una coppia di vacche di un vicino di casa (su questi monti, non si usavano i buoi che erano rissosi ed impossibili da controllare) si bloccò col carico in mezzo...
Di femmina in femmina.
Fate, Sibille, streghe, fattucchiere, indovine. Tra questi monti non c’è una sola entità che abbia un qualche legame con il mondo metafisico, che non sia di sesso femminile. Vabbè, direte, è il solito collegamento del mistero della vita che si genera nel grembo di...
“Camerata, camerata, l’uncino!”
Che a mio nonno piacesse scherzare, anche pesantemente, era cosa risaputa. Aveva perfino fatto stampare delle cartoline in cui si era finto brigante - peraltro piuttosto ben curato e con abiti da signorino, piuttosto che da frequentatore di macchie - mentre due suoi...
La Chiesetta sopra il Ponte
Non è facile rendersi conto dell'incastro creato dal Fluvione discendendo verso il Tronto. Ho provato a darvi un'idea con alcune riprese "artigianali". Cliccando qui a lato trovate il video: vedrete poi come il ponte non sia poi così piccolo.
Tana libera tutti!
"IL LETTO DEL FIVME SOTTO PONTE NATIVO NON È LUOGO IMMUNE. S. CONG. IMM. 1755”. La piccola lapide che si trova alla base dell’arco di sinistra, scendendo dalla provinciale 237, prima di passare sopra il Ponte, suona come una minaccia, e in effetti lo è. Basta leggere...
Fate e piedi caprini.
C’è stato un periodo nella storia dei Monti Sibillini dove tutto è iniziato, una specie di spartiacque che ha diviso la leggenda dalla storia; questo periodo ha a che fare con uno dei protagonisti della nostra Europa e in genere del pensiero occidentale: San Francesco...
“Se cridi alincanti ali sorte e ali sogni…”
San Giacomo ritratto da Carlo Crivelli, suo contemporaneo. L'immagine di copertina, invece, è la parte superiore di un ritratto del Perugino.San Giacomo della Marca è quello che oggi definiremmo un grosso rompiballe, uno di quelli che girava per osterie a controllare...
Occhi azzurri e proteine.
A sinistra mia zia Rita che tiene per mano mia madre in versione 'mostrino'. La foto deve essere stata scattata proprio durante l'ultima guerra.Nei racconti che si facevano intorno alla tavola dei giorni di festa ce ne erano alcuni che ricorrevano spesso, specialmente...
La Salaria Gallica passava di qua.
Fino al 1969, di sconosciuto c’era soltanto il nome. Nel senso che da tempo si immaginava che nell’Italia romana una qualche strada di una qualche rilevanza percorresse i piedi dell’Appennino marchigiano fino ai primi contrafforti dei Monti della Laga. Mancava il...