A ‘sto mondo, il tempo non è mai abbastanza. Quindi, quando c’è qualcuno che fa qualcosa per te puoi solo ringraziarlo 10, 100, 1000 volte. Quindi grazie alla Pro Loco di Roccafluvione, che, in occasione della tradizionale Fiera delle Piante del prossimo 9 marzo, ha pensato di far conoscere qualcosa che pochi sanno al di fuori dei diretti interessati. E cioè che queste zone, almeno da un paio di secoli, sono zone di tartufo nero pregiato, ma pure di zafferano.
E perché allora di zafferano si parla poco?
Perché coltivare zafferano è una delle attività agricole più semplici e allo stesso tempo complesse e faticose e non rende così tanto come si crede; sempre che non vogliate utilizzare pesticidi e chissà quale alto tipo di schifezze.
Complessa e faticosa, per tanti motivi.
Innanzitutto è un prodotto che piace tanto alle arvicole, ai topi di campagna, che appena hanno l’occasione se ne fanno scorpacciate. E non parliamo di cinghiali ed istrici.
Poi, perché la terra è bassa e lo zafferano non che che lo puoi piantare ed aspettare di raccoglierlo, visto che ha bisogno di cure sia quando lo si pianta, fino a quando lo si invasata.
E infine perché lo zafferano fa come gli pare: in un posto fa cormi grossi come mele, ed in un altro, cormi piccoli come nocciole.
Che cosa sono i cormi? Fate un salto domenica prossima a scoprirlo. A questo link trovate tutte le indicazioni per partecipare gratuitamente ad un tour per scoprire questa straordinaria spezia : https://www.facebook.com/prolocoroccafluvione/posts/pfbid02bihXY9iwDke4HU3KQgeQEhhi78vrjPuHpTpnHUZ6imPdfQMXuCetaVMxy1Ltudkvl
A domenica!